Travolti da una macchia...

Travolti da una macchia...

30 agosto
Travolti da una macchia di catrame nell’azzurro mare di agosto
(da Faceva un caldo torrenziale, Arnoldo Mondadori editore, 1986)

 

Catrame bastardo. Coccoina nera da scogliera che ti attacchi allo Speedo bianco immacolato proprio in mezzo al sedere nel giorno in cui s'era dato il via alla caccia alle straniere. Quel che si dice propriamente una figura di merda.
Catrame fottuto. Che non vieni più via nemmeno in lavanderia. Catrame che ti smolli sotto il solleone e ti na­scondi vigliacco sotto la ghiaia. Che ti attacchi al tallone. In silenzio, stronzo. Che ti fai portare a zonzo dentro le espa­drillas pastello. Che lentamente passi la stoffa e la corda, e bel bello te ne vieni fuori in gelateria. Una macchia nera spropositata sopra il pollicione. Altro che taglio di limone.
Pavido, pusillanime. Abbi il coraggio delle tue azioni. Se ti sto per schiacciare grida. Sussurra, quantomeno. Dammi la possibilità di non prenderti in pieno. E non massacrarmi i miei calzoni di lino. Catrame bastardo che incolli la suola all'asfalto. Catrame beffardo che macchi le lenzuola. Che rendi zebrate le lenzuola immacolate.
Catrame infame. Che ti appiccichi alla Lacoste nelle notti in spiaggia fatte di avventure nascoste. Notti da film, a rotolarsi in riva al mare. Che quando torni incatramato tutti ti dicono: sei stato a scopare.
Catrame sulla chiglia del gommone che ti viene una insolazione per tirarlo via. Che per diluirlo butti via un serbatoio di benzina e la benzina sull'isola è finita. Così che hai la chiglia pulita e il gommone fermo in capitaneria
Catrame figlio di una petroliera. Catrame porcello, che una sera ti ho trovato in bella mostra dentro a un'aragosta Ecco perché son cosi care. Il prezzo lo decide l'Opec.
Catrame disgraziato, impastato sui bianchi sassi delle nostre spiagge malate.
Catrame schifoso, rovina della nostra estate. Terrore de­gli asciugamani, dei piedi, delle mani. Terrore di ogni corpo galleggiante. Catrame subdolo e intrigante. Catrame bastardo. Potessi distruggerti con un solo sguardo.