Oreste del Buono

Oreste del Buono

Questo breve scritto è stato pubblicato su Linus per gli ottant'anni di Oreste del Buono, nostro maestro. Era l'8 marzo 2003 e OdB era da tempo malato. Oreste ci ha lasciati qualche mese dopo, il 30 settembre. Ci piace ricordarlo nel nostro sito anche con queste righe.

 

C’è un piccolo Oreste dentro di noi. Dimora nella balena delle nostre menti e dei nostri cuori di Pinocchi e aspetta paziente che una tempesta, un’ondata più grande ci porti da lui. E’ un po’ Geppetto forgiatore di legni. Un po’ Grillo parlante e un po’ Lucignolo, un po’ GattoVolpe e un po’ Mangiafuoco. Per noi due, suoi “burattini” sovente in fuga, è stato anche Fatina.

Oreste del Buono non ha mai potuto vantare capelli turchini (se li ha se li rasa con perizia) ma la bacchetta magica di mamma attenta, quella sì. Gli dobbiamo molto, chi conosce la nostra storia lo sa. Ci ha voluti al suo Linus quando non sapevamo ancora se prenderci sul serio in questo non-lavoro così anomalo che è far ridere la gente e raccontare. Ci ha sostenuti fin dai primi passi quando con l’amico Nico abbiamo provato a dare un senso compiuto ai nostri pruriti di giovani alternativi con Smemoranda. E’ stato tra i primi frequentatori di Zelig. Ci ha inventati coinquilini, anzi dirimpettai di Balzac e Proust, quando ha provocatoriamente deciso di infilare le nostre Formiche nella sua collana di classici Einaudi in edizione tascabile. Ci ha seguiti, avallando il nipote Dalai, nell’avventura allora folle della nascita della Baldini & Castoldi. Via via con lui abbiamo costruito e disfatto società & avventure piccole ma toste, con l’incoscienza e la leggerezza di inguaribili Peter Pan. O, come Oreste forse preferirebbe, con la gioiosa indisciplina del suo amato Gianburrasca.

Gli Ottanta di Oreste per noi non contano. Se contassero dovremmo darcene cento a noi, e non divisi per due. OdB è un vecchio amico e non un amico vecchio. Il suo trotterellarci dietro per le vie di Milano (o eravamo noi ad annaspare dietro a lui?) sempre con un aneddoto dei suoi, mai vero ma provocatoriamente verosimile ci ha insegnato in questi anni a prendere tutto sul serio ma con prudenza, a impegnarci ma con ironia, a incazzarci ma con buonsenso.

L’elbano OdB ci regala da trent’anni la curiosità per il mondo e il gusto di spiazzare ogni routine che è proprio della sua gente. Noi all’Elba in vacanza ci andiamo di rado. Ci basta lui. Non si può voler bene a più di un elbano per volta...

Gino & Michele