Altri spettacoli

Altri spettacoli (aggiornati al 2006)

 

Descrizione


Tralasciando i vari interventi in via amichevole o professionale sugli innumerevoli spettacoli dei comici che abbiamo frequentato in questi trent’anni, accenniamo qui soltanto a poco altro. Partendo magari dal paleolitico Specchi, spettacolo del 1980 prodotto (col suo sangue!) e voluto da Moni Ovadia che allora era responsabile della compagnia – gruppo musicale Ensemble Havadià. Lo spettacolo venne rappresentato al Lirico e era un mix di musiche tradizionali etniche e di testi, alla cui stesura partecipammo anche noi. Specchi, molto costoso anche per la scenografia fatta di immagini riflesse, ebbe vita breve ma ci diede modo di lavorare con eclettici musicisti di alto valore: a parte Ovadia citiamo per tutti Mariolone Arcari, Lorenzo Leddi, Alfredo Lacosegliaz.
Per approdare a tempi più recenti citiamo il lavoro collettivo fatto per l’allestimento di almeno di un paio di eventi estivi, le due tournée di Zelig, la prima presentata dalla coppia Bisio-Hunziker (2003), la seconda da Bisio-Freddi (2004). Pur trattandosi di spettacoli che pescavano principalmente nel repertorio, la loro costruzione non fu una cosa semplicissima e anche per questi mega recital si lavorò in progress durante il tour: non si trattava solo di migliorarne la qualità, ma anche di cambiarne parzialmente la forma, proprio per non abituarsi troppo alla ripetitività delle repliche e quindi per non annoiarsi.

 

Brachetti in techincolor - cento anni di cinema in cento trasformazioni. Testi e regia di Saverio Marconi, con Arturo Brachetti. 1998. Collaborazione (molto parziale) ai testi di Gino e Michele. Questo lavoro, costruito per esaltare le doti del più grande trasformista al mondo, era già ampiamente strutturato anche nel testo quando ci venne chiesto dall’amico Arturo di contribuire a rendere i dialoghi dello spettacolo un po’ più vivaci. Accettammo con grande entusiasmo affettivo, senza peraltro aggiungere miglioramenti di sorta… Brachetti in tecknicolor restò essenzialmente il pretesto per esaltare le formidabili tecniche messe a punto da questo vero fenomeno dello spettacolo contemporaneo.

a cura di
Gino & Michele