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Questo spettacolo è frutto di una collaborazione di quelle che avvengono per strane coincidenze, richieste alle quali “non si poteva dire di no“, e sinergie.
Baccini e Della noce avevano contribuito alla nascita del locale Zelig, il primo come cantautore anomalo e divertente, il secondo come comico. Nel ’97 il produttore di Baccini pensò di rilanciarlo sulle scene proponendo una dimensione giustamente più teatrale alle sue canzoni. Si pensò di costruire intorno ai pezzi una specie di interazione continua tra il personaggio interpretato da Della Noce (Larsen, un tecnico audio) e l’artista Baccini. L’esile percorso drammaturgico racconta quanto segue: Larsen, sempre “fumato”, incontra il cantautore durante le prove e tra i due si instaura un rapporto di odio-amore che dà vita a una serie di pretesti divertenti ma che soprattutto dà modo a Francesco di spiegare come sono nati i suoi pezzi. La storia della tournée del Suono di Vùstoc si riassume in tre date, le prime due furono delle prove aperte al pubblico a Zelig, la terza fu il debutto al Parioli di Roma: una specie di data unica per presentarsi alla stampa e agli addetti ai lavori. Prima ancora di capire se la tiepida partecipazione emotiva dei critici aveva una reale ragione d’essere, la produzione si sciolse, mettendo tutti noi nella condizione di essere soddisfatti unicamente per aver lavorato con degli amici…
a cura di
Gino & Michele
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Il suono di Vùstoc (1997)