Televisione
Scheda tecnica |
MATRJOSKA (trasmissione per emigranti) 1988
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Descrizione |
“Dopo il successo di Lupo solitario, Ricci progetta un programma comico-satirico secondo la formula del contenitore (da qui il riferimento alla bambola russa del titolo). Per la satira graffiante, la feroce ironia, gli spunti anticonformistici e dissacratori del comune senso del pudore (la pornostar Moana Pozzi appare nuda), il programma viene cassato prima della messa in onda (prevista per lunedì 22 febbraio 1988, alle 22.30 su Italia 1) da un prudente Berlusconi. Dalle ceneri della trasmissione è nata in seguito L’araba fenice, che ha ripreso la formula originale, riveduta ed edulcorata.” (Aldo Grasso, Op. cit.) |
Recensioni |
Pino Corrias, Ornella Rota «Matrjoska», il programma-scandalo di Antonio Ricci è stato sospeso a poche ore dalla messa in onda prevista ieri sera in seconda serata su Italia 1. La decisione, presa personalmente da Silvio Berlusconi ieri alle 18, non ha precedenti nella breve storia della televisione commerciale e promette polemiche roventi.
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Recensioni |
Patrizio Roversi
L’alba livida della periferia milanese getta una pisciatina di luce all’interno dello studio. Scusate la metafora ma, con il superlo frastornato da accuse infamanti, ho deciso di abbrutirmi con il turpiloquio, dopo anni di illibatezza psicolinguistica. Sta per scoccare la trentaseiesima ora di occupazione pacifica degli studi televisivi, da che ci è giunta la notizia della «sospensione» di Matrjoska. Siamo tanti qui, tra omo-etero-trans-a e bisessuali, tra atei, negri, ebrei, buddisti e luddisti. C'è persino qualche ex cattolico. I gemelli Ruggeri russano in senso etnico-ideologico sdraiati per terra e il loro trucco da rivoluzionari bolscevichi aggiunge un che di grottesco alla nostra situazione. Syusy è sveglia e si rammenda una calza a rete. Antonio Ricci dorme sul divano. La rilassatezza onirica gli conferisce una espressione innocente. Sarà perché per combattere il freddo della notte (Berlusconi ci ha tagliato acqua, gas e luce) si è infilato il costumone rosa del Tenerone di Drive in, ma mi fa tanta tenerezza, e ora mi pento di averlo chiamato ieri sera «il Toni Negri televisivo» per la sua mania teleaggressiva mentre lui mi dava del «patatone revisionista». Moana sonnecchia avvolta nel suo sacco a pelo di piumino di struzzo. Stanotte abbiamo fatto un attivo del comitato di Resistenza passiva. lo sono intervenuto per mettere in guardia l'assemblea dal pericolo che la stampa medio e alte borghese catalizzasse l'attenzione dell'opinione pubblica sul fenomeno Moana e sottacesse del potenziale trasgressivo che il nostro Movimento nel suo insieme riesce ad esprimere. Ho fatto un paragone Pannella-Cicciolina-Ricci-Moana. Moana mi ha risposto: «Non sono scemolina!». Io ho ribattuto: «E io non sono Rutelli». Al che lo Scrondo ha giocato perfidamente sul doppio senso gastro-nominale e ha emesso un rutto. Pangallo è intervenuto per richiamarci all’unità e alla solidarietà. Mentre Gino e Michele scrivono alle loro mogli (l'uno scrive alla moglie dell'altro, tanta è la loro simbiosi psico-letteraria) io vorrei scrivere due righe di appello ad Achillle Occhetto perché spieghi a Berlusconi che noi siamo solo umoristi Miglioristi! Ma come è stato che siamo finiti così? Come è possibile che a vent'anni dal '68, in pieno sviluppo postideologico ci tocca reinfilare un eschimo divenuto nel frattempo strettissimo per sopravvenuta obesità presenile e postconsumista? Abbiamo consumato da tempo lo strappo con il teleestremismo, malattia infantile del videosocialismo!, Comunque, anche se qualcuno insinua che la nostra morale sia bassa, il nostro morale è alto. Raccoglieremo questa sfida che la storia ci consegna. Abbiamo la coscienza è a posto. Il nostro unico cruccio è quello di non esserci fatti pagare in anticipo. Adesso vi devo lasciare. È arrivato dall' esterno Enrico Ghezzi con un thermos di caffé. Eva e Syusy si stanno preparando per andare ad una assemblea della Federcasalinghe. Lo Scrondo andrà invece ad una colazione di lavoro con Formigoni per chiarire gli equivoci sorti. Ricci va alla Fininvest per trattare. Io invece non mi posso muovere di qui, anche perché ieri, nel leggere che Berlusconi per ridimensionare Ricci ha paragonato il fallimento di Lupo Solitario a quello dei nuovi comici della Carrà, ho avuto un conato di disperata autoaggressività e mi sono preso a sforbiciate le dita dei piedi. Che schifo. Lupo solitario |