Michele

Michele Mozzati

Michele Giuseppe Mozzati (per via, nell’ordine, dello zio, del nonno e del papà), mantiene il primo nome e il cognome, come fanno tutte le persone normali, fino al 1976, anno in cui decide di sostituire il cognome Mozzati con il nome Michele, e il nome Michele con il nuovo nome Gino &. Nonostante questa sua scelta che in molti definiscono affrettata, Michele si considera fortunato (è nato in porta Vittoria) e buono d’animo (è nato nel 1950, Anno Santo), tanto che proprio con la lettura della sua anagrafe - 15-5-’50, Michele, Mozzati, Maggio, Millenovecentocinquanta, Milano, moglie Mieke, (f)migli Marco e Martina - si è convinto che tutta la positività della sua esistenza si giochi sulla lettera Emme e sul numero Cinque.

Ben cinque infatti sono le dita di ogni sua mano e di ogni suo piede, cinque le lettere del suo alter ego (Gino &), cinque le corde della sua chitarra (il mi cantino l’ha tolto perché è doppio e comunque la chitarra la suona malissimo. La nota Mi e l’aggettivo Malissimo hanno la lettera emme, naturalmente).

Ci sarebbe molto da dire su Michele e sulle sue scelte. Ricordiamo tre cose per tutte: il mojito (ma la menta dev’essere appena appoggiata nel bicchiere e non pestellata), il tiro all’ungherese (solo di esterno destro e mai nel calcio a 5) e i caki (ma non il caki-vaniglia che lega i denti) .
Ca va sans dire che Michele dei tre è il più alto (il più basso è &).