Beef generation

Beef generation

5 agosto
Beef Generation

(da Faceva un caldo torrenziale, Arnoldo Mondadori editore, 1986)

 

Il primo giorno Mc Donald creò il pane. Lo fece a sua immagine e somiglianza: tondo, molle e così abbronzato che prima di lui aveva dovuto creare i raggi Uva. Il secondo giorno Mc Donald suddivise il pane in due metà, chiamandole rispettivamente Sotto e Sopra. Sotto era un maschio e Sopra una femmina e così nacquero i primi panini. Erano scuri fuori, ma bianchi dentro, nell'anima, giacché erano buoni come il pane. Il terzo giorno Mc Donald radunò i panini in assemblea e disse loro: «Andate e moltiplicatevi, ma fate attenzione alla scelta dei partner, perché, come è stato scritto, meglio un uovo oggi che una lattina domani». Il quarto giorno Mc Donald ebbe la grande intuizione e proclamò: «Se la carne è debole, perché aggredirla col coltello?». «Bravo!» esclamò il Roastbeef che aveva orrore del sangue. E Mc Donald proseguì: «Basta con la vile barbarie dei coltelli! Noi sostituiremo le lame con i nostri molari, perché d'ora in poi avvenga che chi ha il pane abbia anche i denti». Il quinto giorno Mc Donald chiamò un uomo e gli disse: «Ho bisogno di una tua costola». «E per farne che?» «Tranquillizzati, non farò quel che tu pensi. Ho bisogno di una tua costola per farne due nodini.» Così quell'uomo, mettendosi una mano sul cuore, fece felici due panini. Il sesto giorno Mc Donald riepilogò la situazione. C'era il pane, tondo e molle. C'era il taglio orizzontale. C'erano i denti affilati. C'era la carne, tenera e compatta. Mancavano ormai solo tre cose: la senape, la lattuga e la ricevuta fiscale. Non ci volle molto a crearli. Così, con lo scontrino nella sinistra e l'hamburger farcito nella destra, levando le brac­cia al cielo, Mc Donald poté per la prima volta lanciare il suo grido rivoluzionario: «L'unica soluzione è la ristorazione!».

Il settimo giorno Mc Donald si riposò e stabilì che la domenica fosse il giorno di chiusura. In quello stesso gior­no egli radunò attorno a sé i suoi discepoli, li battezzò Paninari, li coprì di giacche a vento e scarponcini. Tagliò loro i capelli e le idee. Infine salì in piedi su una Vespa e predicò: «Giovani senza ideali, giovani senza meta, sempre in giro a broccolare consumando i marciapiedi davanti a scuola o i giardinetti sotto casa: seguitemi! È arrivato il momento del riscatto! Le porte dei nostri templi vi si spalan­cheranno. Sentite questo odore? Ebbene seguitelo: viene dall'ara-gasfire su cui lentamente si sacrifica un cheesebur­ger. Andate dunque e sappiate che prima che il gallo canti, voi gli tirerete il collo e lo affogherete nel ketchup, giacché nulla può essere impedito a voi, giovani ribelli della Beef Generation!».

Così parlò Mc Donald e i Paninari della Beef Generation invasero il mondo, sconvolsero i costumi, rivoluzionarono i gusti e le abitudini. E infine si impadronirono delle istitu­zioni. Giunsero a Roma, si insinuarono a Montecitorio e lo trasformarono a poco a poco nella più grande paninoteca dell'universo. I partiti, nel timore di perdere i contatti con le nuove generazioni, si adeguarono alla situazione. Venne­ro indette elezioni anticipate e il quadro politico italiano finalmente si stabilizzò, assumendo la seguente configura­zione:

 

PCI (Panino Carne Insaccata): 125 sgabelli.
DC (Doppio Cheeseburger): 109 sgabelli.
PRI (Panino Roastbeef Imburrato): 15 sgabelli.
PSI (Panino Salame e Insalata): 33 sgabelli.
PSDI (Panino Soffice Dolce e Integrale): 21 sgabelli
PLI (Panino Liberamente Imbottito): 6 sgabelli.
DP (Duodeno Perforato): 2 sgabelli, uno con i resti: il più traballante.

Dopo lungo dibattere venne formato il primo Governo di Unità Gastrointestinale. Ma non c'era più contraddittorio e la gente si stancò di mandar giù. E anche se l'astuto Mc Donald aveva dato la birra alla concorrenza, credendo cosi di darla da bere a tutti, lentamente si ricompose l'opposi­zione: erano i seguaci del PV (Partito Vegetariano, i Verdi insomma). Essi ben presto, un assaggio via l'altro, crearono le prime defezioni all'interno del Governo. I pochi diven­nero molti e sugli scranni di Montecitorio le cose tornarono più o meno come prima. Alla bouvette del Transatlantico si impose di nuovo la pizza e Mc Donald dovette riparare all'estero. «Un bel cuoco dura poco» commentò qualcuno. «La carne è debole» aggiunse qualcun altro. Si tornò alle urne e questa volta vinse l'opposizione. I Paninari furono dichiarati fuorilegge ed entrarono in clandestinità. Una intera colonna fu annientata a Pietra Ligure, mentre all'alba del 6 agosto tentava di spacciare hamburger ai bambini davanti alla colonia estiva della Fiat. L'indignazione popola­re, la totale solidarietà ad Agnelli, spinsero tutti i restanti Paninari a disperdersi all'estero, tra Parigi e Managua. Chi, dopo qualche anno, ebbe la ventura di incontrarli, li trovò tutti parecchio inaciditi. Fino in fondo coerente con la sua idea, infatti, il sincero Paninaro non invecchia. Va a male.