Tel chi el telùn

Tel chi el telùn (1999)

Regia di: Arturo Brachetti.
Testi di: Aldo Giovanni e Giacomo, Massimo Venier e Gino & Michele.
Con la partecipazione di: Marina Massironi, Antonio Cornacchione e del gruppo musicale dei Good Fellas. 

 

Descrizione


Forti dell’esperienza trionfale dei Corti, Aldo Giovanni e Giacomo con l’Agidì di Paolo Guerra decisero di bissare l’esperienza teatrale con una formazione quasi identica, anche se con un obiettivo finale leggermente diverso. Infatti i Corti avevano avuto come sbocco naturale le videocassette e solo in un secondo tempo finirono in tv.
Nel caso di Tel chi el telùn l’obiettivo dichiarato era quello di registrare gli spettacoli teatrali nel loro allestimento finale in tre special televisivi. Venne così costruita una mega tenso-struttura a Milano dalle parti della stazione di Porta Garibaldi e per oltre due mesi la compagnia AG&G si esibì in tre spettacoli diversi, con registrazione televisiva finale. Marina Massironi (ex partner di Giacomo Poretti prima della fusione dei tre) diede il solito riuscito apporto, com’era già successo nei Corti; Cornacchione aggiunse la sua parte. Per il resto Aldo Giovanni e Giacomo non lesinarono il meglio dei loro spunti comici, lasciando parziale spazio al gruppo dei Good Fellas che riproponevano la musica italoamericana di Louis Prima, ospitando anche una serie di numeri internazionali (tra tutti il sax di Roy Gelato) e qualche collega autoctono.
Come al solito la nostra presenza fu di partecipazione alla costruzione dello spettacolo, anche perché con il Trio è impensabile scrivere un testo a priori, come si può ben intuire. Si tratta di una scalettatura iniziale (chiamiamolo pure un semplificato percorso drammaturgico) a cui fa seguito un vero e proprio work in progress, in cui a scambi frequenti d’opinione si aggiungono durante le prove continui rifacimenti volanti di parti dello spettacolo.
In Tel chi el telùn, (che in milanese vuol dire “ecco il tendone”) si alternavano sofisticati giochi di ombre cinesi a sketch tipo quello del “Dio Pdor” divenuto famosissimo in tv, o quello in cui Marina Massironi tenta di esibirsi in un pezzo serio e i tre le fanno le controscene fino a arrivare a menarsi. Per non parlare delle varie “Scuola di polizia”, dei “Bulgari”, della Gita in auto o dell’indimenticabile “sketch della Cadrega”. Ma la citazione finale d’obbligo è quella della madre di tutti gli sketch di AG&G: “Ayeie Brazov”, sfigatissimo trasgressore dell’obbligo di pagare il biglietto del tram.
Tel chi el telùn mantenne le promesse anche in tv (vedi la sezione dedicata alla tv) raggiungendo punte d’ascolto del 50% di share, con un exploit da fare invidia a Sanremo, per uno spettacolo concepito in teatro...


a cura di
Gino & Michele